Progettazione energetica

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Il patrimonio edilizio italiano è, per lo più, datato. La maggior parte degli edifici sono stati realizzati in periodi in cui non esisteva una legge sul contenimento dei consumi energetici o, se esisteva, non comportava obblighi e assai raramente esistevano nel settore pubblico competenze in grado di controllarne una effettiva applicazione (sono famosi i casi delle vecchie 373 fotocopiate e presentate uguali cambiando solo la copertina).

Riqualificazione di edifici, posa di cappotti e correzione dei ponti termici

Negli ultimi anni, la crescita del prezzo dei combustibili e la necessità di riduzione delle emissioni hanno reso attuale un problema che per tanti anni è stato trascurato. La riqualificazione energetica degli edifici si presenta, quindi, come una necessità per la gran parte del nostro patrimonio edilizio.
Sull’argomento si potrebbe scrivere un poema (e ne è stato scritto più d’uno), ma la sostanza si può riassumere in un semplice concetto. Le valutazioni sugli interventi di riqualificazione energetica vanno sempre fatte in funzione di una valutazione sui tempi di rientro degli investimenti fatti. Questi interventi possono infatti essere relativamente poco costosi (sostituzione dei generatori di calore e installazione di sistemi solari), abbastanza costosi (sostituzione dei serramenti, coibentazione delle coperture) o molto costosi (realizzazione di cappotto).
La realizzazione di un cappotto esterno è l’opera che, più di ogni altra, permette un abbattimento dei consumi energetici di un edificio. Infatti, se la sostituzione di un generatore di calore va a migliorare anche drasticamente (del 20/30%) il rendimento di un impianto, permettendo una conseguente riduzione dei costi per il combustibile, la realizzazione di un cappotto esterno abbatte tali consumi di 3 o 4 volte, riducendo tali consumi del 70/80%.
Quindi: è meglio fare un cappotto esterno o semplicemente cambiare il generatore di calore? Questa è una domanda che non ha una risposta immediata, ma va valutata in base ai singoli casi e alla disponibilità di investire del singolo proprietario.

Relazioni sul contenimento dei consumi energetici

La redazione delle relazioni sul risparmio energetico (ex legge 10) è da sempre necessaria per la presentazione di pratiche edilizie. Questa tipologia di relazioni ha però negli ultimi tempi assunto una maggiore importanza e non sono più un ammasso di carta da portare in comune. L’aumento dei costi dei combustibili, infatti, ha reso il risparmio energetico non solo un adempimento di legge ma anche un modo intelligente di investire i propri soldi. Per tale ragione, quella che un tempo era una semplice necessità burocratica diventa oggi parte integrante della progettazione di un edificio.
Noi, come Studio 3C, abbiamo grande esperienza in questo campo, sia come adempimento burocratico che come strumento per il risparmio energetico.

Valutazione dei consumi e dei tempi di rientro degli interventi di riqualificazione

Sempre più importante questa branca dell’ingegneria che, seppure non riguardi strettamente la progettazione, permette a chi vuole investire di capire in quanto tempo recupererà i soldi spesi. In letteratura si trovano le più svariate analisi su quanto tempo ci impiegano gli investimenti a rientrare.

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